Progetti di ricerca


Territory Sustainability oriented e la sfida dell’expo 2015: strategie a sostegno del Paradigma Toscana

La Fondazione Simone Cesaretti ha realizzato, con il sostegno della Regione Toscana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la collaborazione dell’UniCeSV, il progetto di ricerca “Territory Sustainability oriented e la sfida dell’expo 2015: strategie a sostegno del Paradigma Toscana”.

Con l’Expo 2015 si riconosce ai Food Systems del Pianeta una forte centralità all’interno delle decisioni internazionali sempre più finalizzate al Sustainability Empowerment, ovvero, alla “capacità di rendere il diritto alla sostenibilità principio costitutivo di un nuovo progetto di società dove il benessere e la sua sostenibilità ne costituiscono l’obiettivo strategico fondamentale”. Ne consegue che, nei diversi sistemi territoriali, a tutti gli stakeholder si impone in modo crescente la necessità di ricercare nuovi paradigmi alimentari maggiormente compatibili con questa nuova opportunità.


Cogliere tale opportunità significa però che l’impresa deve certamente assumersi la responsabilità di svolgere il ruolo di front runner, pur in un contesto quale quello dell’attuale globalizzazione dei mercati, ricercando nuovi paradigmi alimentari incentrati comunque sul “principio” del miglior posizionamento competitivo. In altri termini, l’impresa deve assumere un approccio non segmentato al diritto all’alimentazione, dove l’“approccio mercantile” mantenga, tuttavia, la sua giusta centralità.

Proprio nella ricerca di un nuovo posizionamento competitivo dell’impresa quale front runner, entrano in gioco i territori non omologati, naturalmente orientati alla sostenibilità e, quindi, in grado di offrire all’impresa un vantaggio esclusivo.

Il presente progetto ha voluto mettere in evidenza che la possibilità che le imprese hanno di preservare e mantenere nel tempo e nello spazio gli elementi distintivi che ne consentono il relativo vantaggio oggi non risiede più semplicemente nel passaggio da una visione di breve periodo ad una di lungo periodo, ma piuttosto in un nuovo approccio ideologico al territorio ed ai suoi stakeholder.

In tale prospettiva, la strategia di Corporate Identity Territoriale è stata proposta come risposta strategica dell’impresa “che si fa sistema” ad un nuovo paradigma, il Paradigma Toscana. Essa si colloca come azione fondamentale per la creazione ed il mantenimento di un territorio sustainability oriented perché racchiude in se nuovi paradigmi perseguibili dalle imprese per rendere concreto il loro impegno per la sostenibilità del benessere.

Si tratta di una “strategia nella strategia”, ovvero, di una nuova strategia organizzativa che le imprese di un territorio si danno per rendere sostenibili i propri vantaggi, attraverso il riconoscimento del relativo radicamento nel territorio, attraverso un sistema di valorizzazione incentrato sulle caratteristiche identitarie, non solo delle imprese, ma anche delle risorse socio-economiche e culturali, dei giacimenti paesaggistici ed ambientali e del know-how territoriale.

La Corporate Identity Territoriale è quindi il paradigma che assume in se tutte queste specificità.

Più in particolare, obiettivo del presente studio è stato quello di verificare empiricamente le concrete ed attuali potenzialità di questo paradigma alimentare di impresa e di valutare se e a quali condizioni esso possa in futuro costituire un modello esportabile.

L’indagine è stata condotta in Toscana relativamente al comparto vitivinicolo.

Nello specifico sono state scelte alcune realtà territoriali vocate alla produzione di Brunello, Chianti Rufina, e Chianti Colli fiorentini. I risultati dell’indagine hanno chiaramente messo in evidenza la già consolidata presenza di front runner (altresì identificabili come Eccellenze della Sostenibilità) che hanno con pieno successo applicato la strategia di Corporate Identity Territoriale, dandole delle connotazioni del tutto peculiari: il Paradigma Toscana, un sentiero sostenibile dentro la globalizzazione.

Dall’indagine di campo è emersa altresì una forte domanda, da parte di tali front runner, di strategie a sostegno del Paradigma Toscana. In altri termini, lo studio ha portato in evidenza la necessità di politiche capaci di promuovere un orientamento sempre più incisivo di tutto il sistema impresa del comparto oggetto di indagine verso le best practice evidenziate.

Altrettanto chiaramente è emersa la necessità di promuovere e valorizzare il Paradigma Toscana, attraverso un nuovo brand territoriale capace di rendere il paradigma stesso ancor più esportabile.

In tale ottica è stato innanzitutto progettato e proposto un logo territoriale e sono state avanzate strategie a supporto sia del logo che di un complesso di azioni capaci di consentire a tutto il sistema impresa del comparto di rendere sempre più efficace la strategia collaborativa e non conflittuale tra impresa e territorio.

In conclusione, dall’analisi condotta nel presente studio emerge con chiarezza che il Paradigma Toscana costituisce, già oggi, un modello alimentare vincente, sebbene l’attuale globalizzazione non sia ancora accompagnata da una globalizzazione dei diritti e delle regole.

I nuovi scenari che sempre più prepotentemente stanno puntando al Sustainability Empowerment e i nuovi modelli di consumo che vanno sempre più affermandosi faranno di esso un modello vincente anche in altri contesti territoriali che vorranno tutelare il loro diritto alla non omologazione.

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